Gears of War si apre con una breve sequenza non interattiva che ci catapulta in media res. Il titolo del primo capitolo e' "Ashes" (ceneri). Ignoriamo la nostra posizione attuale, ma il sottotitolo ci informa che gli eventi simulati in tempo reale sono ambientati "14 anni dopo l'e-day". Ci troviamo in una cella. Sopra di noi si muovono due creature mostruose a quattro zampe, deformi e fameliche: la loro bava ci piove in testa attraverso una grata.
Il nostro alter ego (Marcus Fenix, gladiatore digitale - qui non ancora nominato) abbassa lo sguardo e scruta la porta di metallo, allertato da un rumore. Si apre la finestrella. "Jack, sventra quella porta!" lo esorta il nostro. Con la fiamma ossidrica, il "complice" esegue l'ordine. La macchina da presa e' collocata dietro alle spalle del nostro personaggio, ancora in penombra, creando una falsa prospettiva (una visuale in semi-soggettiva) - non a caso, Gears of War e' un action in terza persona che si comporta come un FPS (vedi, a questo proposito, il nostro precedente intervento su Cloverfield).
Il nostro "salvatore" ci invita ad affrettarci e ad indossare l'equipaggiamento contenuto nella sacca gettata ai nostri piedi. La camera ruota lentamente attorno a Jack - dietro al quale scorgiamo un droide che volteggia a mezz'aria - fino a rivelare la sagoma del nostro surrogato, un gigante muscoloso e corazzato, un marcantonio dallo sguardo truce. Veniamo informati che tutti i prigionieri rinchiusi nel carcere sono stati graziati. "Bentornato nell'esercito", dice Jack. "Oh, merda", rispondiamo noi, automaticamente.
La sequenza non intreattiva si conclude cosi', con una smorfia stizzita del nostro personaggio. Stacco con schermo nero. L'immagine ritorna con la camera che inquadra il nostro personaggio da dietro, come sara' per tutto il corso del gioco (salvo cinematics). In alto a sinistra appare un messaggio esortativo - "Exit the cell area" (Esci dalla prigione). Il gioco - per lo meno, sotto forma di tutorial - ha inizio.
Un incipit sorprendentemente pacato (sotto tono?) per un gioco altamente spettacolare e intenso. Siamo ben lontani dall'intensita' grottesca ed eccessiva di molti altri titoli in commercio. Falsa prospettiva: si parte piano, ma si finisce con esplosioni e raggi laser. Un'altra illusione riguarda le ragioni dell'apparente liberazione: in realta', siamo stati reclutati per una missione che si preannuncia difficile, se non suicida (non a caso, moriremo e risorgeremo centinaia di volte prima di raggiungere la "fine").
La sequenza di apertura: Download GearsofWar.mov (Quicktime, 22 MB)
Gears of War (Xbox 360, Personal computer), sito ufficiale
Progetto: sequenza di apertura
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